SARDEGNA 4X4 DIRTY ROADS
Un esclusivo itinerario di oltre 1.200 km che attraversa il cuore antico della Sardegna, da Nord-Est a Sud-Ovest, dalla Barbagia e la luminosa costa occidentale alla vasta regione montuosa che si estende ai piedi del Gennargentu e del Supramonte di Orgosolo.
IL MONTE PINO ED IL MONTE LIMBARA
Nella spettacolare area di Tempio, attraverseremo diverse immense foreste, e spettacolari tafoni, formazioni rocciose calcaree erose e formate in curiose forme ed una foresta di maestose sequoie americane in particolare il monte Limbara che ospita delle grotte ed una foreste di Sequoia della California.
LE SCOGLIERE E LE SPIAGGE DEL SINIS
Un itinerario interamente su pista a ridosso delle bianche scogliere (alcuni le hanno indicate molto simili alle scogliere di Dove) e delle spiagge più famose, con la sabbia formata da piccoli sassolini bianchi che le fanno sembrare fatte di chicchi di riso!
LE DUNE DI PISCINAS
Piscinas è un vero deserto formato da imponenti dune dorate, alte fino ad una sessantina di metri, che penetrano nell'entroterra per diversi chilometri e si tuffano in un mare azzurro e sconfinato; l'impatto paesaggistico che si viene a creare lascia il visitatore senza fiato. È una delle meraviglie della Sardegna, nonché di tutto il Mediterraneo; anche l'Italia ha il suo deserto, la sua oasi protetta dallo sviluppo e dal progresso. Una meta imperdibile se si trascorre una vacanza in Sardegna.
IL FIUME ROSSO
Il Rio Piscinas nasce nei pressi del Monte Arcuentu e sfocia in mare tra le alte dune di Piscinas, dopo un percorso di una ventina di chilometri. La sua colorazione rossa nasce da un fenomeno di inquinamento molto particolare, che in realtà non interessa il Piscinas, ma è dovuto al suo affluente, il rio Irvi, che durante il suo percorso raccoglie acque provenienti dalla miniera di Casargiu, dismessa da una ventina di anni, riportandole poi nel rio Piscinas. Sostanzialmente il colore rosso delle acque è da attribuirsi principalmente all' ossido di ferro proveniente dalle vecchie miniere. L'effetto cromatico e scenografico è spettacolare.
LE MINIERE DEL SULCIS ED IL PARCO MINERARIO DI SERBARIU
La Sardegna è il primo parco geominerario al mondo riconosciuto dall'UNESCO: nel Sulcis-Iglesiente si concentra l'area più estesa per varietà e diffusione delle attività minerarie svolte negli ultimi secoli. Le diverse miniere del Sulcis Iglesiente non più sfruttate a fini estrattivi rappresentano oggi degli importanti esempi di archeologia industriale adibiti a centri di diffusione culturale.
LA BARBAGIA, L'OGLIASTRA ED IL SUPRAMONTE DI ORGOSOLO
Questi territori sono caratterizzati da una scarsa presenza umana e dall'effetto scenografico di gole delle alte pareti calcaree e dalla fitta macchia Mediterranea, selvaggia ed inesplorata. Dalla zona sud della Barbagia numerose piste di montagna ci condurranno alla scoperta degli stupendi panorami dal monte Perdedu e degli angoli più incantevoli del fiume Flumendosa, il più grande della Sardegna, che sarà necessario guadare per raggiungere i suoi luoghi segreti. Sempre in quota, oltre i mille metri, si raggiungerà la zona del Supramonte attraversando le sue aree più remote con foreste primitive sempreverdi, che fanno sembrare questa zona un pezzo di nordamerica
LA GOLA DI SU GORROPU
La gola di Gorropu o di Gorroppu è un profondo canyon originato grazie all'intensa azione erosiva provocata delle acque del Rio Flumineddu. La Gola di Gorropu, con i suoi oltre 500 m di altezza ed una larghezza che varia da poche decine a 4 metri, è considerata uno dei canyon più profondi d'Europa. La particolarità del luogo e le alte pareti che delimitano la gola, hanno dato vita a strane leggende: si dice che, dal punto più stretto ed oscuro della gola, dove le pareti si ergono verticali superando i 450 metri, sia possibile vedere le stelle in pieno giorno. Un'altra dice che, nelle scoscese pareti, sboccino di notte, i magici fiori della "felce maschio". Solo ai più coraggiosi è dato coglierli, calandosi dal Supramonte di Orgosolo.
LA RINOMATA CUCINA SARDA
Non mancherà il contatto con il genuino mondo agro-pastorale sardo, impermeabile alle influenze esterne, ospitale e generoso, che continua ad esistere in queste zone rispettando e custodendo secolari tradizioni ed usi.